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L'Artista Franco Fanigliulo


La gramigna

(F.Fanigliulo-M.Boriolo-O.Avogadro)

tratto da "Ratatam pum pum"
(1980)

Mi hanno detto che sei passata
sei ripartita senza salutarmi
non lo dimenticherò più.
Ho innaffiato l'orto ma l'erba l'hai uccisa
hai diserbato l'anima dei tuoi pensieri
non eri più tu.

Ma forse la colpa è soltanto mia
che gioco ad aspettarti sulle scale
e dico torna quando vuoi
che accetto il rischio dell'indipendenza
che muoio in un sorriso se sto male
pensando: c'est la vie!

Ma la gramigna cresce senza promesse
anche se non la bagni.
E' nell'orto tutte le mattine
non ti sai spiegare come
e il tempo che va
quando non ci sei più tu!

E si consuma una candela spenta
si perde un aquilone sulla riva
il vuoto di un silenzio che spaventa
e sognare sorridere poi
andare correre e un po' morire.

Mi hanno detto che sei più bella
di quando ti addormentavi nel mio letto
il tempo fa quello che può
Tra noi non si è parlato mai d'amore
per cui non ho il diritto di sognare
un sogno che non ho.

Ma forse la colpa è soltanto mia
che gioco ad aspettarti sulle scale
e dico torna quando vuoi
che accetto il rischio dell'indipendenza
che muoio in un sorriso se sto male
pensando: c'est la vie!

E la gramigna che cresce senza promesse
anche se non la bagni.
E' nell'orto tutte le mattine
non ti sai spiegare come
e il tempo che va
quando non ci sei più tu!

 

 
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