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L'Artista Franco Fanigliulo


E camminare

(F.Fanigliulo)

tratto da "Mi ero scordato di me"
(1977)

E camminare all'imbrunire
per i prati in fiore
con accanto la mia ombra
che si riflette strana
mentre la lucciola si alza e vola:
l'usignolo intona.

Ed il vento mi porta la sua malinconia,
ed il grillo canta con nostalgia;
ora è solo e la sua voce
no non fa più coro,
ormai non l'ascolta più nessuno.

Ma che tristezza che malinconia
ma che tristezza che malinconia
ma non ti preoccupare,
cosa importa se c'è il sole
o se piove,
ma chi te lo fa fare, no
non ci provare.

Ma che cosa fai no, non ci pensare
tanto non vedi che delusione,
quanti discorsi, quante parole,
per poi ricominciare a camminare.

Ma che tristezza che malinconia
ma che tristezza che malinconia
e con gli occhi accesi di speranza
camminando attento e con prudenza
mi ritrovo solo in questa stanza
a pensare se c'è ancora in noi
un po' di coscienza
per stare li a guardare questo mondo
senza amore, incamminarsi
verso una pallida esistenza.

Ma che tristezza che malinconia,
ma che tristezza che malinconia,
ma che tristezza che malinconia.

Ehi amico, dai, non ti preoccupare
lasciami ai campi, ma chi te lo fa fare,
vieni su, a mezza strada, a mezza strada
a sinistra, vieni dai, mi hai sentito?

Vieni, a mezza strada dai, dai...

 

 
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