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L'Artista Franco Fanigliulo


Buffone

(F.Fanigliulo-R.Borghetti)

tratto da "Io e me"
(1979)

Le mani mi si muovon sulla testa
poi si infilano nella tasca
fanno giri nell'aria ad indicare chissą che.
La bocca con pił smorfie che sorrisi
gli occhi aperti storti e chiusi
a inventare espressioni per dirvi chi sono io.

Buffone che salta e sorride
che piange e che finge
che pure ci crede!
Buffone che solo cantando riesce a trover sč.
Buffone di stracci e di peli
di vita normale
di campi e di mare.
Giullare un po' buffo e un po' triste
che copia soltanto sč.

E' vero, domandatelo agli ulivi
alle vigne ed al mio mare
se per caso un momento ho cessato di essere me.
Io parlo agli uccelli e canto al vento
come faccio in questo momento
con le luci nel viso
e davanti un po' di voi.

Buffone, una strana condanna
un viso un po' assurdo
e l'anima in mano.
Giullare ironico e cupo e forse un po' demodé
Io canto, ballo, recito me stesso
prendo a calci il mio passato
non importa se ad ascoltarmi
c'č una folla o solo te.
Io canto, ballo e recito voi stessi
sono quello che vi conosce
caricatura di voi non distante dalla veritą.

Buffoni siete voi buffoni
di vita e costumi
di vizi e ricordi.
Giullari di strada e di casa
di storia e di fantasia.
Buffoni noi siamo buffoni
un po' tristi e un po' goffi
un po' cinici e astuti
Buffoni noi siamo il teatro che sempre replicherą.

 

 
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