Intervista a Deris Rosi
Deris
Rosi ha collaborato, suonato ed inciso la parte musicale dell'album IO
E ME: insieme a Riccardo Borghetti ha partecipato all'esecuzione di A
ME MI PIACE VIVERE ALLA GRANDE all Festival di Sanremo del 1979. L'intervista
è stata effettuata a casa mia nella sera del 3-1-2005.
Come vi siete conosciuti tu e Franco?
Tramite Riccardo Borghetti con cui suonavo insieme già da qualche tempo…
Riccardo mi ha fatto conoscere Franco circa un anno prima di IO E ME (quindi
tra il 1977 ed il 1978 ndr).
Le prove
di IO E ME dove le facevate?
I provini si facevano a casa mia tramite un semplice registratore a cassette
con i microfonini… Talvolta è capitato che si registrassero anche sottofondi
indesiderati…fra questi, il clacson di un bus che fu preso poi come nota
di partenza per una frase di archi ne LA GIOVANNA (vedi INTERVISTA
A RICCARDO BORGHETTI ndr).
Sei mai
stato a provare in casa di Franco?
A provare, no…ma qualche volta sono stato al Molinello… Dal punto di vista
musicale, io i pezzi li trovavo già pronti…a parte alcuni dove ho dato
il mio contributo come ad es. LA GIOVANNA ed IL CHIRURGO. Se ci fai caso,
IL CHIRURGO ha un qualcosa di diverso (a livello musicale) rispetto agli
altri pezzi: questo perché è la canzone in cui la parte musicale è stata
fatta interamente da me… Io, all'epoca, ero appassionato di un certo tipo
di musica…e si sente, almeno credo!
Che mi
sai dire sulla nascita di A ME MI PIACE VIVERE ALLA GRANDE?
Eh, quella fu una mossa decisamente astuta di Daniele Pace ed Oscar Avogadro…Pace
era considerato un istrione nell'ambiente musicale!
Mi risulta
che in quell'edizione di Sanremo la maggior parte dei testi presentati
fosse opera sua…
Io so solo che sono stato a casa di Pace più di una volta e spesso c'era
anche Avogadro… Mi ricordo che la frase del titolo fu tirata fuori dallo
stesso Pace: perlomeno in quel contesto la enunciò lui, se poi gliela
avesse suggerita Avogadro, questo non lo so…
Rammento bene questi 2 personaggi che provavano in una sala con il pianoforte…non
mancò anche la collaborazione di Borghetti, ma devo dire (e si sente!)
che il pezzo di Sanremo esce fuori dal filone delle canzoni che caratterizzarono
IO E ME!
E' vero
che la frase "Foglie di cocaina, voglio sentirmi male"
(poi tramutata in "Bagni di candeggina, voglio sentirmi uguale)
fu una trovata pubblicitaria per mettere i riflettori del pubblico e della
critica sul pezzo?
No, no…sembra che ci sia stata la voglia di mettere questa frase! Che
io sappia, la censura non è stata "cercata": il pezzo aveva una valenza
di rottura (basti pensare all'inizio con "Guglielmo ha un reggipetto"
per passare poi a "Gesù ha un clan di menestrelli che parte
dai blue jeans e arriva a Zeffirelli") e quindi non vedo nulla
di anomalo nel concepimento di una frase come quella "incriminata"…
Resta
da valutare come mai la parola "cocaina" fu bandita dal
testo di Franco e non da quello dei Camaleonti… Mi è stato detto che fu,
in realtà, censurata la seconda parte della frase ("voglio sentirmi
male") in quanto ritenuta istigazione al suicidio!
Mah…a me sembra che la frase fosse "foglie di cocaina, voglio
sentirmi uguale" … Devo dire, in tutta onestà, che a queste riunioni
in casa di Pace io davo il mio contributo solo dal punto di vista strettamente
musicale…anche perché il mio inizio de LA GIOVANNA era piaciuto davvero
a tutti! Per farla breve, sono stato coinvolto perché il mio lavoro musicale
era stato apprezzato…tutto qua!
Con Franco
avevi un rapporto solo professionale?
No, no…anzi devo dire che, in quel periodo, ci si frequentava abbastanza
assiduamente. Naturalmente la mia posizione era un poco più defilata rispetto
a quella di Borghetti: tra lui e Franco c'era un vero e proprio sodalizio
artistico! Ricordo che spesso si "beccavano"…d'altronde erano 2 "primedonne"
e quindi gli scontri erano inevitabili!
Ovviamente erano meri battibecchi artistici che duravano il tempo di un
amen…
Tornando
a Sanremo79, come vi siete preparati per questo evento?
Noi siamo partiti 2/3 giorni prima ed il pezzo è stato provato una sola
volta con il grande e simpaticissimo Gianni Mazza, il quale ci aveva messo
a nostro agio… La prova è stata effettuata anche per calcolare dove posizionare
me e Riccardo Borghetti rispetto a dove avrebbe cantato Franco…
Ricordo con nitidezza che Caterina Caselli avrebbe preferito Reverberi,
ma quest'ultimo non amava il Festival e quindi le cose furono portate
avanti da Mazza…a questo proposito, vorrei sottolineare una cosa…
…dimmi!
Reverberi portava avanti un discorso musicale di alta, altissima qualità
e quindi valutava l'arte cantata da Franco un prodotto molto, molto interessante!
Lui non volle partecipare al Festival perché gli sembrava che la qualità
fosse accantonata a favore dell'affermazione commerciale…
Questo
lo posso capire, ma rimane il fatto che il pezzo di Sanremo è la canzone
più conosciuta di Franco!
E' vero che A ME MI PIACE VIVERE ALLA GRANDE diede notorietà al cantante
spezzino…è però altrettanto vero che si è voluto risaltare gli aspetti
più istrionici e clowneschi, quando in realtà Franco non era solo e solamente
ciò! Il Fani era un artista a tutto tondo con una grande capacità interpretativa…a
mio modesto parere, difettava però di lungimiranza ed avrebbe avuto bisogno
di una persona che stesse dietro le quinte e lo consigliasse per il meglio…
Come mai
IO E ME non ebbe successo a livello commerciale?
Con il senno di poi, ribadisco che l'immagine che Fanigliulo ha dato al
pubblico è stata quella di un giullare: invece Franco possedeva una drammaticità,
un "pathos" che facevano parte di un mondo intimo più profondo…
Questo
è vero…in ogni caso, ripeto, gli ingredienti per far decollare l'LP c'erano
tutti…
Su questo non c'è dubbio! E' evidente che qualche responsabilità nella
promozione del disco sicuramente c'è stata!
Secondo me, ripeto, non si è creduto fino in fondo nella bellezza dell'LP
e si è preferito puntare tutto sulla "hit" di Sanremo e sul PERSONAGGIO
(anziché sull'ARTISTA) Franco Fanigliulo: ciò non è stato sufficiente
a creare il giusto interesse per far acquistare il 33 giri IO E ME. La
verità è che dopo Sanremo Franco è sparito dalle classifiche… tutti (o
quasi) i collaboratori che ha avuto in seguito non sono stati in grado
d'interpretare in tutta la sua interezza le 1000 sfaccettature dell'artista
spezzino…
Io ti posso garantire che persone come Sandro Galli, Tony Parisi e lo
stesso Fanigliulo si sono commossi quando hanno ascoltato pezzi come MARCO
E GIUDITTA e LA GIOVANNA: ti sto parlando di "addetti ai lavori", gente
abituata alla musicalità dei pezzi! Non ci voleva molto a calarsi in questa
dimensione, come ad esempio della Giovanna che vive da sola o di Marco
che parla a Giuditta in quel modo… Erano canzoni che miravano dritte al
cuore e facevano percepire tutta la poesia e l'arte musicale che c'era
dentro di esse…inoltre si sentiva la maestria e la finezza negli arrangiamenti
di GP Reverberi! L'atmosfera de LA GIOVANNA, come la voleva Reverberi,
era di persone che si riuniscono attorno al caminetto in un'atmosfera
semplice e vera…
La domanda
sorge spontanea: perché non è stato portato avanti L'ARTISTA e si è voluto,
di contro, privilegiare IL PERSONAGGIO Franco Fanigliulo?
Sicuramente buona parte della responsabilità, lo dico in modo affettuoso
e bonario, è stata del Fani…anche perché, per usare un lessico marinaro
a lui caro, ognuno è "timoniere" di se stesso! Franco era troppo "naif"
ed amava spaziare in tutte le direzioni: questo era sia il suo maggior
pregio che il suo maggior difetto! A mio parere, bisogna avere le idee
chiare e un atteggiamento ben preciso per arrivare al traguardo finale
del successo: Franco invece era un artista poliedrico che alternava momenti
d'intensa poesia ad altri di "schizofrenia artistica"… quest'ultima caratteristica
gli ha senz'altro nuociuto molto! Fra l'altro, devi sapere una cosa…
…dimmi!
Franco, secondo me, si lasciava troppo condizionare da persone con cui
è venuto in contatto e che avevano un certo peso nel campo musicale…la
mia opinione è che non ha dato retta alle persone giuste!
Tu hai
mai ascoltato gli altri dischi di Franco?
Non li ho ascoltati tutti…oltre a IO E ME conosco MI ERO SCORDATO DI ME
e BENVENUTI NELLA MUSICA. Per quanto riguarda gli altri lavori di Franco,
chiederò a degli amici che so che li hanno e lì verificherò se le mie
idee sono giuste…
…e sarebbero?
Beh, io penso che con IO E ME Franco abbia raggiunto l'apice della propria
maturità artistica: questo percorso era stato iniziato con MI ERO SCORDATO
DI ME…
Se devo dirti tutta la verità, Franco aveva un modo d'interpretare alcune
parti delle canzoni un po' troppo "old style" per i miei gusti! Ciò non
toglie che sia stato un ottimo cantante ed un eccellente interprete…ritengo
sbagliato che La Spezia non lo ricordi in modo adeguato!
Come
mai il connubio con Riccardo Borghetti non è continuato?
Sai, erano sorte delle divergenze e poi non si trovavano come carattere…
Come ti ho detto prima, erano sovente in contrasto: questo perché entrambi
possedevano 2 forti personalità e quindi i litigi erano inevitabili! Se
vuoi la mia opinione, loro avrebbero dovuto continuare a lavorare assieme…
hai sentito come è bella BENVENUTI NELLA MUSICA? La sua bellezza sta nel
fatto che essa privilegia sia la melodia che l'interpretazione…questo
era il modo migliore per esaltare l'arte cantata da Franco!
Quello tra Borghetti e Fanigliulo era un connubio vincente e lo dimostrano
i fatti…
Quindi
che cosa mi risponderesti se ti chiedessi perché questo personaggio non
ha avuto il successo che, secondo noi del sito (e non solo secondo noi…),
meritava?
I motivi per cui Franco non ebbe successo furono molteplici… In primo
luogo, una risposta la fornisci implicitamente nella formulazione della
domanda: come dicevo prima, si è puntato sul PERSONAGGIO e non sull'ARTISTA!
In secondo luogo, Franco ha "pagato" una mancanza di coerenza artistica:
lui doveva puntare sul filone dei primi 2 LP e di BENVENUTI NELLA MUSICA!
In terzo luogo, il Fani avrebbe dovuto essere seguito da un manager che
incanalasse nella maniera migliore le sue giuste ambizioni artistiche!
Mi racconti
qualche aneddoto?
Beh, mi ricordo che un giorno andavamo ad incidere a Milano: passato il
casello di Melegnano, ci si para davanti una pantera della Polizia con
i mitra spiegati! Franco ci guardò terrorizzato e ripetè questa frase:
"Tragico errore, tragico errore!", paventando il peggio…
Rammento inoltre che Franco e Reverberi si giocavano 4 spiccioli allo
STONE CASTLE di Carimate (CO) per ingannare il tempo fra una prova e l'altra:
Franco perdeva sempre e Reverberi, da buon genovese, pretendeva "le palanche"!
Per concludere,
che definizione useresti per ricordare Franco?
Franco Fanigliulo era una persona vera e non solo un personaggio…
Spesso, mi ricordo, sembrava fregarsene di tutto e di tutti e dava così
l'impressione di essere altezzoso: in realtà, con questo atteggiamento,
nascondeva un'insicurezza di base che solo poche persone hanno percepito
fino in fondo…
Rammento che questo suo modo di fare a volte ci ha creato dei problemi:
questo avveniva, per lo più, nei concerti…
Il Franco Fanigliulo in cui credevo io (e non solo io…) avrebbe dovuto
essere un prodotto sempre valido nel tempo sia per caratteristiche personali
che artistiche… Franco sarebbe stato, se ben gestito, un artista al di
fuori delle mode che avrebbe avuto, nel tempo, una naturale evoluzione…
questo però senza stravolgere le sue naturali doti da CHANSONNIER!
Come ti ripeto, e lo dico con affetto, molte delle responsabilità per
questo mancato e MERITATO successo vanno ascritte sia a Franco, sia a
chi non lo ha consigliato per il meglio…
Deris,
ti ringrazio della chiacchierata e delle cose interessanti che hai detto…
Ma figurati, sono cose che fanno parte di me e della mia vita musicale…
In bocca al lupo sia a te che al sito…ciao!
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