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L'Artista Franco Fanigliulo


Intervista a Cesco Carpena

Cesco Carpena, batterista, ha collaborato con Fanigliulo alla realizzazione dell’LP “Goodbye mai”: questa intervista è stata effettuata a casa mia nella sera del 14-1-2006.


Domanda d’obbligo: come hai conosciuto Franco?
L’ho conosciuto per caso a Bottagna nella sala di registrazione di Paolo Gaggero, il mitico studio GP Records!
Nel 1985 cominciai a frequentare questo locale dove andavo spesso a “smanettare” con la batteria e che, all’epoca, era diviso in 2 sezioni: da una parte c’era lo studio di Paolo e dall’altra la sala prove con l’orchestra di “moderno”che comprendeva, fra gli altri, Massimo Azzarini ed una giovanissima Alexia…
In quel periodo iniziai anche a scrivere musica (feci pure l’esame d’ammissione alla SIAE) e di una mia canzone fece il provino proprio Alexia: una prima volta lì da Paolo ed in seguito su da Pappalardo alla Green Recording…
Tornando a Fanigliulo, ricordo bene che un pomeriggio Paolo me lo presentò e facemmo i convenevoli di rito; qualche giorno dopo Gaggero mi chiamò per dirmi se ero disponibile a fare le parti di batteria per dei provini di Franco: Paolo colse l’occasione perché sapeva che bazzicavo lì in studio spesso e volentieri e quindi fui immediatamente contattato, naturalmente accettai con entusiasmo!

Quindi, se ho capito bene, hai eseguito le parti di batteria in “Goodbye mai”…
Si, lo ricordo bene anche se è passato tanto tempo e poi ho anche cambiato casa nel frattempo…su a Bagnone da mio padre avevo messo da parte le cassette che contenevano sia i provini per Fanigliulo che i pezzi di cui ti parlavo prima: però le ho nascoste talmente bene che ora non le trovo più neppure io!
Ho persino due provini di Alexia: “New York New York” e “The greatest love of  all”: credo che prima di quest’estate farò un po’ di pulizie generali ed allora salteranno fuori!
In ogni caso, credo che Paolo Gaggero possegga il tutto sulle sue bobine: a proposito di quei nastri, ricordo bene una cosa interessante…

…dimmi!
Come sa anche Paolo Gaggero, la primissima versione di MR WONDERFUL non aveva il sax soprano: in compenso, da metà pezzo in poi, c’era il raddoppio sul tempo e veniva fuori una cosa tipo Police!

A te piaceva di più questa versione oppure quella che poi uscì su disco?
Guarda, tocchi un tasto delicato…pensa che l’unica volta che sentii il pezzo su vinile, fu nella chiesa del Molinello durante il funerale: fu una cosa toccante, ricordo l’emozione non appena si sentì la voce di Franco dall’impianto…
Quel giorno c’era moltissima gente: ricordo di aver visto la Caselli e Zucchero e, proprio in quel giorno, ho pure conosciuto il fratello di Franco, Adriano…

Mi sembra di capire che tu non possieda la copia di GOODBYE MAI…
Purtroppo no!
A tale proposito, ricordo di averne chiesto una a Paolo:  poi sono andato in giro per l’Europa ed è “saltato” tutto, ma mi farebbe molto piacere risentire quei pezzi!

Se vuoi te li faccio sentire io…
Volentieri! (Cesco ascolta tutti i pezzi dell’LP ndr)

Si può dire che la tua collaborazione nasca con l’esecuzione di MR WONDERFUL…
Sì, esatto: come ti dicevo prima, cominciai la mia collaborazione con questo pezzo, successivamente ricordo di aver suonato una canzone, che credo sia rimasta anch’essa inedita, dal titolo SON MALEDO (o qualcosa del genere): era un motivo “funky” che a me piaceva molto!
Rammento di aver suonato il pezzo insieme a Giacomo Giannotti, che si era occupato del basso e delle tastiere: questo fatto l’ho memorizzato bene perché erano le prime volte che si utilizzavano i campionatori…come ti dicevo prima, sono sicuro di possederlo in una cassetta, ma chissà dove è andata a finire!
In quella cassetta c’è persino una versione strumentale di MR WONDERFUL e compare anche GOODBYE MAI con Paolo Gaggero che suonava il mitico Yamaha DX7: in alcuni pezzi ricordo anche la moglie di Paolo, Loriana, che faceva le parti corali (Lory, insieme a Paolo, ha partecipato al concerto-tributo ai Prati ndr).
Tieni presente che tutti i pezzi erano ancora allo stato embrionale e sicuramente ci saranno state parecchie modifiche in seguito!

Quindi tu hai partecipato ai provini, ma non all’esecuzione finale dei pezzi che poi vennero eseguiti su vinile…
Diciamo che ho visto nascere alcuni pezzi che poi furono ultimati da altri: ricordo vagamente che i brani in studio sarebbero stati eseguiti a Modena dalla Steve Rogers Band e supervisionati da Vasco Rossi, mentre per la tournèe di Franco sarebbero stati impiegati musicisti spezzini tra cui io, Giannotti, Marcolini…proprio in previsione di questo fatto, avevo comprato la batteria nuova di zecca (la mia prima Tamburo), ma purtroppo il destino ha deciso in modo diverso!

Con Franco avevi solo un rapporto professionale?
Ci si vedeva prevalentemente in sala di registrazione, ma quei momenti sono tuttora vivi in me perché ricordo la grande armonia e la voglia di stare insieme che si percepiva all’epoca…
Franco e Paolo vennero a trovarmi un paio di volte a Bagnone, in Lunigiana, dove abitavo in quel periodo: Fanigliulo aveva fatto un’ottima impressione ai miei genitori perchè era un buongustaio!
Mi farebbe molto piacere rivedere Paolo, anzi se lo senti digli che è un delinquente! (risata ndr)
Ci facevamo scherzi demenziali al telefono: pernacchie e cose simili…questa cosa succedeva spesso durante le pause dei provini! (A fine chiacchierata, Cesco contatta Paolo…con una pernacchia! ndr).
Un’altra curiosità, anche se c’entra poco con Fanigliulo, è che al Canaletto eravamo in tanti a fare musica: Tony Parisi, Alberto Santarelli, Gianni Grondacci (tre grandi bassisti che abitavano nello stesso condominio vicino alle scuole elementari!), Massimo Costa…poi i tre fratelli Carli: Andrea, Dario e Guido…non dimentico che pure Edo D’Imporzano abitava all’epoca in cima a via Carducci e ricordo ancora le lezioni di batteria assieme a Paolo Gaggero ed Alfredo Petroli!

Che ricordo hai di Fanigliulo?
Franco era un tipo forte…particolare…viveva nel suo mondo…possedeva una naturale arte affabulatoria ed aveva una gran voglia di fare!
Parlando di Franco rimane una sensazione doppiamente amara: innanzitutto la perdita della persona e del bellissimo rapporto d’amicizia che si era creato in sala d’incisione, e poi la considerazione che con lui non si è perso solo un cantante, ma un artista che aveva tante cose da dire e da cantare al suo pubblico…Franco era il più classico dei “cantastorie” e poco importa se ad ascoltarlo fosse una platea oceanica, oppure pochi intimi… a lui bastava “fare” teatro: era la sua massima forma d’espressione, non solo artistica, ma anche umana!
Ricordo che Fanigliulo diceva spesso che non gli interessavano gli stadi, ma preferiva gli ambienti più attenti e partecipativi come i teatri: lì si trovava a suo agio con le sue favole e con il modo tutto suo che aveva di interpretare ciò che cantava…una sorta di teatro-canzone!
Quello che ho capito io con la mia breve esperienza di allora è che Franco forse è stato un po’ troppo lasciato a sé stesso: in quei giorni si parlava di una sua nuova partecipazione a Sanremo con L’ACQUA MINERALE, ma poi andò come andò…

Ti vengono in mente degli aneddoti?
Guarda…ricordo perfettamente di averlo visto in televisione nel programma RAI condotto da Enrica Bonaccorti…credo fosse UNO MATTINA…guardai il programma per puro caso e mi ricordo che durante la trasmissione Franco si abbioccò nella poltroncina: evidentemente stavano parlando di argomenti poco interessanti!

Prima mi dicevi di non aver più avuto dei contatti con le persone con cui hai collaborato a Bottagna…
Purtroppo, come ti ho detto prima, non ho più incontrato nessuno (a parte Azzarini e Marcolini) e la cosa mi dispiace: a Paolo ho spedito due e-mail di recente, praticamente non l’ho più rivisto dopo la morte di Franco…
Suonare la batteria è l’unica mia grande passione e per me era bellissimo trovarmi tutti i giorni a Bottagna per suonare in un contesto professionale, ma nello stesso tempo familiare…erano le prime esperienze in studio: le cuffie, i microfoni e tutti gli outboards, gli effetti ecc…poi poter partecipare a Sanremo, organizzare la tournèe…invece andò diversamente!

Tornando a tempi più recenti, non hai partecipato alla manifestazione dei Prati di Vezzano…
Nel 1991 sono andato a Londra (feci già un anno la dall’83 all’84) e sono rientrato nel 2001…logicamente in un arco di dieci anni i contatti (come ti dicevo prima) si sono un po’ persi, ma mi farebbe davvero piacere partecipare alle prossime manifestazioni musicali in ricordo di Franco!

 

 
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